CITAZIONE
Biglino: “Merahhèfet”
(Genesi 1:2) significa “aleggiava, planava”.
Risposta:
'In realtà “merahhèfet” (intensivo con significato causativo) indica la produzione di forti vibrazioni o onde ad altissima frequenza. Che infatti sono all’origine della succesiva immediata produzione della luce. Tutto infatti era “senza forma e invisibile” (v.2) quindi si trattava di energia e per mezzo della luce l’energia diventa massa. Come Einstein confermerà in tempi recenti'
Il Prof. Valla dovrebbe essere più prudente nelle sue, seppur poetiche esegesi, infatti merachèfet
מְרַחֶפֶת
deriva dalle radicali resh het fe
מ ח ף
che unite al prefisso mem con
shewà
מְ
מְ
dall' infinito lerachef
לְרַחֵף
לְרַחֵף
formano un participio il cui
significato è librantesi, aleggiante; lo si desume anche da
Deuteronomio 32, 11 dove viene usato lo stesso verbo in
yerachef
www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0532.htm
יְרַחֵף
כְּנֶשֶׁר יָעִיר קִנּוֹ, עַל-גּוֹזָלָיו יְרַחֵף; {ס} יִפְרֹשׂ כְּנָפָיו יִקָּחֵהוּ, יִשָּׂאֵהוּ עַל-אֶבְרָתוֹ
'l' aquila che sorvola il nido': non credo che ci possano essere in gioco onde ad altissima frequenza a meno che Hashem non volesse 'cuocere le uova'. Per cui la traduzione di Biglino è sicuramente più corretta fermo restando che poi c' è la questione PARDES
www.cabala.org/articoli/pardes.htm
http://forumbiblico.forumfree.it/?t=41853416
Per cui l' ipotesi del Prof Valla non è da scartare ma di sicuro il Prof. Valla non può parlare
atteggiandosi a Rav Rashì.
www.mechon-mamre.org/f/ft/ft0532.htm
יְרַחֵף
כְּנֶשֶׁר יָעִיר קִנּוֹ, עַל-גּוֹזָלָיו יְרַחֵף; {ס} יִפְרֹשׂ כְּנָפָיו יִקָּחֵהוּ, יִשָּׂאֵהוּ עַל-אֶבְרָתוֹ
'l' aquila che sorvola il nido': non credo che ci possano essere in gioco onde ad altissima frequenza a meno che Hashem non volesse 'cuocere le uova'. Per cui la traduzione di Biglino è sicuramente più corretta fermo restando che poi c' è la questione PARDES
www.cabala.org/articoli/pardes.htm
http://forumbiblico.forumfree.it/?t=41853416
Per cui l' ipotesi del Prof Valla non è da scartare ma di sicuro il Prof. Valla non può parlare
atteggiandosi a Rav Rashì.
Un punto a favore di Mauro Biglino.
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